Come smaltire i consumabili per stampanti per etichette

 

Come smaltire i consumabili per stampanti per etichette

Breve guida al corretto smaltimento dei consumabili per stampanti per etichette
I toner, le cartucce a inchiostro, i ribbon, tutti i consumabili per stampanti per etichette, sono considerati dalla legge rifiuti speciali, a loro volta suddivisi in pericolosi e non, per cui sono previsti obblighi differenti. Il parametro per riconoscere la natura del rifiuto è dato dal codice CER (Catalogo europeo), fornito dalla società produttrice del consumabile: se pericoloso sarà presente un asterisco.

Nel caso di rifiuti speciali non pericolosi, toner e cartucce dovranno essere riposti in contenitori ecologici chiamati “ecobox” posizionati nella sede dell’impresa, e dovranno essere vuotati almeno una volta ogni 12 mesi. La gestione dei toner esausti dovrà essere affidata a una società di smaltimento.

Se invece il rifiuto speciale è pericoloso, l’impresa dovrà disporre di uno spazio da adibire a deposito con accesso riservato. Per spostare i rifiuti l’azienda dovrà utilizzare il registro di carico e scarico, nonché rivolgersi a un trasportatore di rifiuti qualificato, il quale, oltre al ritiro del materiale, si farà carico della redazione del Formulario identificativo del rifiuto.

È indispensabile poi aver compiuto l’iscrizione al Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti e redatto il Modello unico di dichiarazione ambientale.

Quanto allo smaltimento delle etichette, ti consigliamo di leggere il successivo § 3. 

I principali tipi di consumabili per stampanti per etichette
I principali tipi di consumabili per stampanti per etichette sono: 

  • I nastri ribbon in cera: ossia i nastri a base di cera per la stampa economica su supporti in carta opaca, lucida e patinata.
  • I nastri termici colorati, o color-ribbon: ovvero i nastri colorati  per la stampa personalizzata con un singolo colore su etichette in carta e materiali plastici, che possono essere anche in cera resina, cera arricchita a colori per stampanti di etichette a trasferimento termico 
  • I nastri cera-resina neri: i ribbon in cera resina sono utilizzati per la stampa su etichette in materiale plastico, una soluzione universale che contiene una parte di resina che rende la stampa resistente.
  • I nastri ribbon in resina: la stampa con resina è l’ideale per la resistenza alle condizioni estreme e alla maggior parte di solventi e agenti chimici.
  • I ribbon base resina per la stampa su materiali in film plastico e poliestere.
  • Le cartucce d’inchiostro a colori per stampanti InkJet, ossia le cartucce di inchiostro nero, monocromatico o policromatico, per stampanti a getto d'inchiostro.
  • I nastri inchiostrati per stampanti ad aghi.

Inoltre, tra i consumabili per stampanti per etichette abbiamo le etichette stesse che possono essere etichette pretagliate, a rotolo continuo, e a  bobine di varie misure.

A loro volta le etichette possono essere etichette in carta termica (o chimica);  etichette in carta Vellum (standard o industriali), una carta stampata con un ribbon carbongrafico che a contatto con la testina della stampante trasferisce il colore sul supporto cartaceo; etichette adesive plastiche per stampanti desktop e industriali in materiale plastico resistente; etichette ColorWorks per Inkjet; etichette ZINK  Zero Ink™, etichette neutre stampate a colori ZINK, senza bisogno di cartucce d'inchiostro che sfruttano speciali cristalli di colore nella carta che vengono attivati dal calore per creare etichette a colori senza la necessità di ulteriori cartucce d'inchiostro; e infine le etichette adesive A4 per stampanti laser e inkjet.

Dove buttare toner, cartucce, ribbon di cera e gli altri consumabili
Attenzione! I toner, la cartucce, i ribbon non sono consumabili qualunque, ma sono considerati dalla legge rifiuti speciali,  a loro volta suddivisi in pericolosi e non. Per questi consumabili sono pertanto previste norme apposite e strettamente cogenti che noi abbiamo sintetizzato nel §1 e a cui consigliamo vivamente di attenersi per evitare salatissime sanzioni che oscillano tra i 2.600€ e i 93.000€, a seconda della gravità dell’infrazione.

Per quanto invece riguarda lo smaltimento delle etichette, la normativa prevede che inchiostri, vernici e colle non vengano considerati nella determinazione del codice di riciclo.

Le etichette vengono pertanto suddivise in due categorie:

  • Separabili dall’imballo principale. Se le etichette possono essere separate manualmente dal corpo principale sul quale aderiscono, possono essere smaltite nelle rispettive raccolte differenziate in base al loro codice di riciclo.
  • Non separabili dall’imballo principale. Se le etichette invece non possono essere separate dal corpo principale a cui aderiscono, bisogna considerare il peso dell’etichetta stessa rispetto a esso: se inferiore al 5%: non si considera l’etichetta, l’imballo va inteso quindi come monomateriale e va smaltito nella rispettiva raccolta differenziata, superiore al 5%: in questo caso si parla di materiale composito e si utilizzano i codici relativi.

Esistono poi alcuni casi limite:

  • etichette (in carta) plastificate:  si usa il codice C/PAP 81
  • etichette in carte naturali “barrierate”: si usa il codice C/PAP 81
  • eventuali etichetta in PE plastificate con PP/PET: si usa il codice O 07

ATTENZIONE

Ogni consumabile per stampante per etichette può presentare diverse variabili dovute al produttore e al modello. Dunque è sempre bene selezionare il prodotto specifico e far riferimento alle relative caratteristiche elencate.

Rimaniamo comunque a vostra completa disposizione per consulenza e assistenza personalizzata: non esitate a contattarci.

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